Il 23 e 24 novembre 2013 si è svolta a Coverciano il raduno Mentor&Talent che ha visto come protagonisti i nostri associati Alberto Carboni e Daniele Giovando.
Ecco raccontate le loro emozioni ed impressioni su quanto hanno vissuto.
“Che dire…due giorni fantastici.
È difficile credere che, dal varcare la soglia del Centro Tecnico alle strette di mano finali, siano passati due giorni. Sono sembrati pochi attimi, il tempo è volato.
Scorgendo il parco e il complesso (veramente enorme) ci si rendeva conto di essere entrati in un altro mondo, un mondo che conserva cimeli, storia e tradizione nelle vetrine del Museo del calcio a rievocazione di un glorioso PASSATO; un mondo che, onoratamente, abbiamo vissuto nel PRESENTE, seppure per un solo weekend; un mondo in cui tutti e 108 (tra cui ben 5 ragazze), giovani , con voglia di fare e grinta, speriamo di tornare in FUTURO.
Un mondo che però, tutto sommato, non è poi così lontano.
A sottolinearlo magnifici ospiti, partendo da due colleghi della massima serie, Antonio Damato e Davide Massa. Il titolo del dibattito riassumeva perfettamente i contenuti: “Da Talent regionale al sogno internazionale”. Insomma, nulla è impossibile, bisogna mettercela tutta per raggiungere il proprio sogno.
Congedatisi dopo un’ora circa per l’incorrente trasferta di Livorno, siamo passati all’analisi tecnica di alcuni filmati recenti: come nella scorsa edizione del raduno ci veniva chiesto di alzare i cartellini giallo o rosso a seconda dei casi, esponendo i nostri pareri personali a riguardo senza alcuna remora.
Proprio su questo ha puntato molto il responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange: l’interattività è fondamentale, poiché “si cresce più per confronto che per didattica”.
L’intervento successivo è stato di Danilo Giannoccaro, in forza alla CAN A fino alla stagione scorsa e ora “primo ministro” della CAI, seguìto da tutti in aula con un’attenzione ed un silenzio incredibili!
L’arbitro moderno, il superamento di errori ed ostacoli i temi principali di quella che più che una lezione tecnica si è rilevata una vera e propria lezione di vita.
Applausi scroscianti, cena dell’atleta (porzioni complete e non esagerate) e di nuovo in sala repentini. I momenti vuoti erano veramente pochi, ma non ci possiamo lamentare; il tempo è denaro.
Sabrina Rondoletti ci ha parlato brevemente dello sviluppo e delle prospettive del progetto, di cui è responsabile. Ancora degli innovativi video quiz e tutti a dormire.
Il giorno seguente Santa Messa, poi in palestra per la presentazione del programma di prevenzione infortuni FIFA11+.
Ad occuparsene il prof. Carlo Castagna, metodologo d’allenamento AIA e preparatore degli arbitri di CAN A e B. In anteprima assoluta, con un tempo che ci ha fortunatamente assistiti, ha dimostrato come il nuovo tipo di Yo-Yo test, chiamato “dinamico”, sia meno noioso di quello finora svolto.
Al nostro ritorno in aula ci attendeva il presidente Marcello Nicchi, sempre un piacere riceverlo…e dopo qualche decina di minuti, ecco l’ospite forse più atteso: Pierluigi Collina. Grande merito per aver risposto a tutte le nostre domande, merito anche nostro per la qualità di queste ultime.
Prima di pranzo una foto di gruppo, dopo pranzo di nuovo in sala riunioni per le conclusioni e per il video-montaggio di quei due giorni speciali.
Speciali, si: lezioni tecniche interessanti e fluide, analisi puntigliose, organizzazione impeccabile, a testimonianza di come la serietà sia un pilastro inamovibile di un’associazione centenaria; contributo degli ospiti non all’altezza…di più! Corso di formazione e di aggiornamento, ma anche di crescita, sia tecnica che etica e ovviamente umana: perché gli arbitri, seppur garanti delle regole del gioco più bello del mondo e spinti da un sentimento di giustizia, più che regolatori, vigili, giudici o controllori, occorre che in campo siano UOMINI.”
Alberto Carboni
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